domenica 13 dicembre 2009

Google "dashboard" google svela cio che sa sui suoi utenti

Girando per la rete sono capitato su questo articolo del Corriere della Sera, lo condivido con voi:


Google svela ciò che sa dei propri utenti
L'azienda Usa ha introdotto «dashboard» una funzione che consente agli utenti di visualizzare i dati raccolti

MILANO - Quanto sa Google su ognuno dei propri utenti? Una domanda alla quale da oggi tutti potranno rispondere. Si chiama «Dashboard», letteralmente «pannello portastrumenti», la nuova funzione introdotta da Google e che consente agli utenti di visualizzare tutto ciò che il motore di Mountain View ha salvato su di loro. All'apposita pagina sono visualizzati tra gli altri i dati sulle attività; i contatti; la cronologia web; l'account; i documenti; le mail; i RSS-feeds; gli alerts; i numeri di telefono; la chat.

PANORAMICA - La maggior parte delle informazioni era finora già accessibile agli utenti di Google attraverso i vari i servizi ai quali si era iscritti. Si tratta sostanzialmente di una panoramica che riepiloga più chiaramente le informazioni in possesso di Google associate all'account - dati che l'utente potrà velocemente modificare o cancellare. Google è spesso stata accusata di raccogliere indiscriminatamente dati di ogni genere sui propri utenti. Con il numero crescente di servizi offerti dal motore di ricerca online più popolare al mondo aumentano anche le difficoltà di preservare la riservatezza. In un mondo in cui le comunicazioni sono sempre più facili da condividere il Grande Fratello è sempre in agguato e ormai siamo tutti spiati o spiabili, magari anche senza intento di dolo. Fino ad oggi. Se Google, ha sempre rifiutato di rivelare informazioni sui dati salvati, con Dashboard, prova a fare un po' di chiarezza e promette più trasparenza. Il nuovo servizio, che compare nell'account Google, non solo indicizza tutte le ricerche e i dati personali salvati, ma mostra anche quali di questi sono accessibili dall'esterno. Inoltre, l'utente potrà non solo gestire i principali parametri e funzionalità, ma anche cancellarle diverse tracce lasciate in rete. «Dare la possibilità agli utenti di controllare i dati e garantire più trasparenza è un grosso passo avanti», ha spiegato Yariv Adan, product manager di Google. «Speriamo possa essere d'impulso per il settore che possa riflettere su questi temi», ha aggiunto l'esperto. Se l'euforia tra molti sostenitori e appassionati del colosso informatico è grande, ogni nuovo progetto presentato da Google accresce la diffidenza tra i detrattori: alcuni blogger si chiedono, infatti, se questo servizio non possa essere una facile chiave d'accesso per qualche cybercriminale. Google Dashboard è stato sviluppato da un team di ricercatori a Monaco di Baviera e Zurigo.

Elmar Burchia
05 novembre 2009(ultima modifica: 06 novembre 2009)

In tanti propongono situazioni....ancora e ancora

In tanti propongono soluzioni

Microsoft scopre l'acqua calda..

Dopo le numerose puntate della serie Microsoft contro Google (basti pensare a "Google vs Bing" o "Google Chrome vs Internet Explorer") ora è il turno dell'entrata in scena di due nuovi protagonisti....si parla di Google Docs contro Office Web Application.La nuova strategia di Google sta costringendo Microsoft ha cambiare radicalmente i suoi modelli di business”, ma la sensazione è più che altro quella che Google abbia solo accelerato la spinta verso i servizi software
gratuiti.Nell'era del cloud domputing quindi anche un colosso come Microsoft è costretto a spostare le proprie applicazioni nel web....ma in tutto ciò personalmente sento puzza...cioè sembra assurdo ke un'azienda cm la Microsoft ke su programmi come Office ci ha fatto i triliardi.....puf da un giorno all'altro renda tutto gratuito e fruibile a tutti...(notare ke la versione di Office resa gratuita online conterrà solo le funzioni base del "pacchetto Office")...dovremmo quindi credere che per Microsoft sia piu importante che i suoi prodotti restino i piu usati piuttosto che un profitto i cui 0 nn si riescono a contare????E tutto ciò dopo la batosta di Vista?????.santa rincorsa alla concorrenza..bè cmq..mettiamo da parte i soliti "marxisti"(...)e tiriamo le nostre conclusioni:le strategie e gli affari di Google e Microsoft sono sempre più sovrapposti: dai sistemi operativi mobili alla ricerca web,la battaglia per la web supremacy si fa sempre più serrata.....non ci resta quindi ke star comodamente seduti davanti al pc a guardare come andrà a finire questa" puntata "che nn è la prima e che sicuramente non sarà l'ultima!!!Ribadisco quindi in conclusione che Microsoft si è limitata ad aggiornare le proprie strategie di business,senza "inventare" nulla di nuovo, al fine di concorrere in funzionalità con i servizi gia da tempo offerti da Google e che DOMENICO è UN CRUMIRO!!!
=D

Alcuni ci scherzano sopra

fare soldi con Google

GOOGLE + NASA: L’UNIVERSITA’ DEL FUTURO



Il rapporto tra Google e il mondo universitario americano non è mai stato un segreto.

Da Stanford provengono i padri-fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, che durante i loro anni universitari iniziarono a coltivare l’idea di creare un qualcosa di importante e innovativo, idea vista con diffidenza da molti.


La grande G è sempre rimasta in contatto con gli atenei più importanti. Ha continuato a fare raccolta delle menti migliori e ha offerto agli stessi un posto di lavoro “importante” e diversi benefici.


Oggi Google sta cercando di andare oltre, seguendo da distanza ravvicinata il progetto della Singularity University, di cui Google è principale sponsor, che rappresenta un qualcosa che va “oltre”, almeno a livello di idee.

Questo nuovo ateneo, non vuole diventare solo un collettore degli intelletti più promettenti, ma tende a creare un progetto attorno all’idea di un futuro ipertecnologico.


I corsi si svolgeranno presso l’Ames Campus della Nasa, altro partner del progetto, il rettore incaricato sarà l’informatico Ray Kurzweil, affiancato da Peter Diamandis, direttore del centro ricerche della Nasa, e da una vasta serie di altri docenti.


Il curriculum di studi viene definito come “unico al mondo”, e non è impossibile immaginarne il motivo. Sono previsti vari corsi accademici, che ruoteranno attorno a biotecnologie, bioinformatica, nanotecnologie, neuroscienze,robotica, passando per studi cognitivi su informatica e networking.
Si partirà con una sperimentazione effettuata su un campione di 30 studenti, ma che andrà sicuramente aumentando nel corso degli anni.

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