sabato 5 dicembre 2009

Google per la didattica 2

Il concetto di didattica grazie ad internet e a Google che è uno dei migliori strumenti di utilizzo, si è esteso. Adesso la didattica è diventata multimediale, da google si accede in maniera integrata a Youtube e molte istituzioni ormai forniscono le lezioni in podcast. I gruppi di Google sono usati per gestire discussioni sulle tematiche affrontate, il materiale didattico può essere scambiato agevolmente usando Google documents... insomma basta metterci un pò di voglia di studiare e conoscere nuove cose e Google ci da una mano! Attenzione però ad una cosa... Google è un ausilio quindi da solo non basta.... evitiamo quindi di curarci con Google e non dal dottore come diceva J-Ax in una canzone! Al prossimo post dove vedremo cosa può fare Google per chi non è interessato alle scienze umane ma ha interessi più scientidici... bye bye ;)

Buone nuove per fare soldi

Ragaa.....ho scoperto una cosa interessante!!

Per fare soldi ho "scovato" un interessante libro su internet...naturalmente un E-book

L'ebook non è altro che un "libro elettronico" , cioè in formato elettronico (reading device o book reader), che permette di andare ben oltre la semplice lettura di un testo.

Infatti, non solo si replica il testo di un libro, ma anche la forma, permettendo, per esempio di sfogliare le pagine.

Sfrutta proprio questa tecnologia Bruno Editore, che fornisce, agli appassionati, un ebook che spiega proprio "come fare soldi con Google".

L'ebook di Giacomo Bruno è scaricabile (ovviamente a pagamento) sul proprio pc.

Per saperne di più visitate questo sito

Buona lettura


Komunic@re & co

pubblicato da enricamarrelli su Komunic@re & co - 1 settimana fa
*Gli studenti devono: scegliere ed analizzare uno dei blog presenti nell'archivio con particolare attenzione alle strategie comunicative adottate dai diversi autori creare a loro volta un blog in cui chiari...
pubblicato da enricamarrelli su Komunic@re & co - 2 settimane fa
Gli studenti devono: scegliere ed analizzare uno dei blog presenti nell'archivio con particolare attenzione alle strategie comunicative adottate dai diversi autori creare a loro volta un blog in cui chiarir...

ps. Komunic@re & co Questi caratteri non sono consentiti in un etichetta di post: &,@.

WAVE, l' "onda" generata da google


Dopo una fase di test GOGLE WAVE travolge 100000 "cavie" che dovranno provare questa nuova applicazione.


L'intento è quello di riunire mail, messaggistica istantanea, wiki, social network ecc..in un unico protocollo di comunicazione fortemente orientato al realtime: un'applicazione, cioè, in grado di gestire molteplici funzionalità contemporaneamente.


Ulteriore chiarimento del funzionamento del PAGERANK.

Per dare un seguito al precedente post, diciamo che il concetto di PageRank è stato pensato per ottenere un'idea approssimativa del grado di "importanza" di una pagina web.

Iniziamo subito a dire quindi, abbastanza chiaramente, che non esiste un "PageRank del sito", ma il “PageRank” è un valore attribuito a singole pagine e non ad interi siti web.

L’utente creatore della pagina che ha un alto valore di PageRank, non deve versare alcun contributo economico a Google (visto che nell’ultimo incontro mi era stato chiesto se si dovesse pagare una tassa a Google), poiché è Google a classificare queste pagine, e non l’utente che chiede la classificazione a Google.

Delle volte bisogna però stare attenti, perchè esiste una tecnica informatica (cloaking) mediante la quale, grazie a particolari script, è possibile mostrare ai motori di ricerca un contenuto differente da quello che realmente il sito propone agli utenti, consentendo così al sito stesso di ottenere migliori posizionamenti all'interno delle pagine in cui sono contenuti i risultati che un motore di ricerca fornisce a seguito della digitazione di una o più keywords.

Sfida tra i giganti

Nel post precedente ho parlato dei lati positivi del nuovo sistema operativo Google Chrome OS, ora vediamo qualche aspetto negativo..
Ormai avevo già accennato che la sfida tra i giganti ha avuto inizio.... E sembra anche che il neonato Windows non stia andando poi tanto male stando a quello che dicono gli esperti del settore. Ma ovviamente Google non vuole rimanere a bocca asciutta e perciò ha già firmato con le case produttrici come Hp, Acer, Asus, Toshiba numerosi accordi. Sembra però che Chrome Os comincia già ad avere i primi problemi, si è saputo infatti che il nuovo sistema operativo non sarà supportato da tutte le macchine... Cioè, per poter installare Google Chrome Os il requisito principale sarà questo : un pc ultraportatile pensato per navigare in rete. Questi nuovi pc verranno messi in commercio però soltanto alla fine del 2010. Tutto ciò è perchè Chrome nasce con la pretesa di rivoluzionare il pc rispetto a come lo conosciamo oggi.
Riporto alcuni punti fondamentali di un informatico che se la intende, Alessandro Maroldi. Egli
ha detto : "Chrome Os è un nuovo sistema operativo pensato per gli utenti che davanti al pc trascorrono la maggior parte del loro tempo in rete. Chiunque faccia largo uso delle più famose applicazioni web, dei social network come Facebook a tutti i vari servizi di Google (Google Docs, Gmail, Gmaps, Reader, ecc) può trarre effettivamente da questo software dei grandi benefici.
Dal punto di vista tecnico Chorme Os è basato su Linux, ed è stato ottimizzato per essere esclusivamente orientato all’uso di applicazioni web ma con un alto supporto per le periferiche quali web-cam, periferiche usb, memorie di massa ed ovviamente device Android. Come per il sistema operativo per dispositivi mobili (Android), anche Chrome Os è open source e Google sta puntando sulla disponibilità e la conoscenza delle community mondiali per svilupparlo e migliorarlo. Sapremo solo tra qualche tempo se ci riuscirà."
Per quanta riguarda invece il fatto che il nuovo sistema operativo non sarà di facile installazione ha risposto così. " Questa scelta in effetti è molto particolare, sicuramente dovuta alla sicurezza del prodotto da parte di Google. Vi è un marchio, infatti, che in pochi anni ha avuto un enorme successo e che nel web è simbolo di innovazione. Il tutto si giocherà (come sempre) sui costi del dispositivo, per ora BigG sta puntando alla fetta di mercato dei PoketPc (al momento in rapida ascesa).
Sicuramente la community di sviluppatori darà un gran contributo a ChromeOs (come già fatto per Android). Ma bisognerà vedere come reagiranno le aziende e l’utenza media per sapere chi vincerà la "Cloud War" con Microsoft. "

.google dictionary

dictionary vocabularythesaurus

callcenter - control room

http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/cronaca/call-center-esteri/call-center-esteri/call-center-esteri.htm Chiami da Benevento, da Aosta, da Roma e ti risponde Tirana o Bucarest. Le società di telefonia e in parte le tv italiane hanno all'estero una fetta dei call center, dislocati tra Albania, Romania e Tunisia.

Quanti operatori vi lavorano? "Noi stimiamo che siano 1500", dice Alessandro Genovesi della Cgil, "ma il numero raddoppierà e più tra fine anno e il 2010. C'è la crisi e le nostre aziende creano posti dove costano la metà.
L'Argentina è la new entry".

"Il problema - insiste sempre Genovesi - è anche un altro. Se a chiamare è un cliente che spende tanto, il numero lo porta a un call center di serie A, che è in Italia e ha solo dipendenti dell'operatore. Personale più pronto. Quando a chiamare è un cliente che spende poco, lo stesso numero lo instraderà verso un call center estero. Questi call center in trasferta sono fatti di lavoratori volenterosi, capaci anche di un buon italiano. Ma sono lontani e offrono un servizio ben diverso".
H3g - la società dei videofonini targati "3" - ha un sistema a stellette, come gli alberghi. I clienti a 5 stelle parlano con un call center italiano; i clienti ad una sola stella sono dirottati spesso verso l'estero. "E' legittimo", spiega un portavoce dell'azienda, "alcuni clienti fanno del telefonino della "3" la loro prima utenza. E' normale offrire loro un servizio attento. Ci sono clienti, invece, che hanno preso il telefonino della "3" per caso. Non lo usano, non lo ricaricano. Noi proviamo ad assisterli al meglio. Ma sono loro a non cercare un rapporto stabile con noi". H3g - conclude il portavoce - collocherà all'estero nuovi centralinisti ("è vero, c'è una ipotesi Argentina"), ma non saranno "più di 150".
Wind precisa: "Qui in Italia, la maggioranza degli immigrati sceglie noi. Se io ho un cliente rumeno in Italia, lo faccio parlare con un call center che è in Romania. Ci sembra corretto".
Telecom fa sapere che tutte le aziende al mondo, in tutti i settori, tracciano un profilo dei loro clienti - un profilo di spesa - e si rapportano a loro con modalità diverse. E questo non significa farne consumatori di serie A o B. D'altra parte, Telecom affida a società esterne parte del servizio di call center: "Se queste aprono i call center a Tunisi, peraltro una minoranza, non possiamo impedirlo. A noi preme che questi lavoratori siano bravi".

Google per la didattica 1

Ogni lezione inizia con la preparazione del materiale didattico, ciò comporta l'organizzazione della struttura delle lezioni e dei contenuti. Per fare questo è necessario reperire diverse informazioni da diverse fonti. Fino a qualche tempo fa ciò poteva essere fatto soltanto accedendo a dei testi o acquistati o reperibili in biblioteca. Tutto questo comportava notevole dispendio di tempo e di risorse. Dall'avvento di Google in poi le cose sono notevolmente migliorate. Google che ricordiamo, nasce come motore di ricerca, garantisce la possibilità di accedere a una sconfinata collezione di documenti digitali disseminati per il web. Nella ricerca di materiale è necessario avere ben chiaro in mente, il tipo di informazioni da ricercare. Google ci viene incontro perchè ciascun link che ci viene offerto ha il suo pagerank (letteralmente:voto della pagina).

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