venerdì 18 dicembre 2009

G DI goo...GRAZIE

Volevo ringraziare tutti i miei colleghi, tutti coloro che hanno sostenuto l'esame nel mio stesso giorno, il prof ed antonio. buon natale e buon anno a tutti alla prox

christian

mercoledì 16 dicembre 2009

Analizzando GOOGLE


Ho fatto la prova e mi sono registrato su G.Health


martedì 15 dicembre 2009

Buon giorno!

Una buona mattinata a tutti!

AZIENDE E GOOGLE................

“GOOGLE MAPS”, UNO STRUMENTO PER PUBBLICIZZARE ATTIVITA’ COMMERCIALI ….

Il mezzo di internet si sta affermando sempre più come primo strumento utilizzato dal pubblico per cercare beni e servizi. Questo trend impone alle aziende di sviluppare una forte presenza sul web per evitare di lasciarsi sfuggire una fetta di mercato sempre più grande ed allo stesso tempo permette di acquisire contatti con nuovi potenziali clienti con estrema facilità e con costi notevolmente contenuti. Il web permette di attuare pienamente quei concetti di Direct Marketing (cioè di comunicazione interattiva, mirata ad un pubblico in grado di dare risposte misurabili) che sono estremamente difficili da ottenere attraverso i mezzi di comunicazione tradizionali.

In sintesi, attraverso una corretta promozione della propria attività su internet è possibile farsi trovare da potenziali clienti fortemente interessati al prodotto che noi vendiamo. Inoltre è possibile presentare loro la nostra azienda ed i nostri servizi ed interagire con essi in modo estremamente pratico, economico ed immediato tramite il nostro web.

Tra i modi di fare pubblicità gratis nel web alcuni sono validissimi: come aprire un blog o sito e tenerlo aggiornato, o ancora mandare e-mail ad indirizzi rimediati in vari modi o “ fare spam” come si dice nel gergo.

Tra le modalità più efficaci, grazie all’espandersi dell’uso di Internet Mobile, quello di inserire la propria attività su Google Maps è sicuramente fra quelle che avrà più espansione, specialmente se la nostra azienda ha una sede fisica determinante per l’attività. Sempre più persone, grazie a nuovi dispositivi mobili quando si troveranno fuori di casa, useranno il “palmare” o il GPS (con i nuovi browser tipo Google Android) si ritroveranno, direzionati da google verso l’azienda che, oltre ad essere la più vicina è quella che ha saputo meglio farsi notare su Google Maps.

Per iscriversi è semplice; naturalmente bisognerà avere un account con google e poi andare presso il business center di google, seguire la guida, cercando di sfruttare tutti i gadgets a Nostra disposizione; come la presentazione, magari in più lingue, inserire foto e video appropriati e mettere il 'segnaposto' che indicherà l'ubicazione esatta ai tanti sistemi e software integrati per trovare la nostra attività.

Google HEALTH





















ECCO GOOGLE HEALTH PERò MI SORGE UN DUBBIO CHE VORREI PROPORVI...

METTERESTI I VOSTRI DATI, LE VOSTRE PATOLOGIE E SOPRATUTTO I VOSTRI PROBLEMI E "RENDERLI" PUBBLICI ???




lunedì 14 dicembre 2009

in bocca al dinosauro!

PULP (WAVE) FICTION

Questo video mostra, in maniera divertente, cosa è possibile fare con Google WAVE

Due motori di ricerca a confronto!

Intel Core 2 Duo... cos'è???



Buona sera a tutti...
L'altro giorno ho acquistato un nuovo pc portatile... Con tante caratteristiche che precisamente non so cosa vorrebbero significare.... Questo è il mio compito stasera, spiegare un pò di cose tecniche. Ora vediamo se
facendo qualche ricerca riesco a decifrare il linguaggio tecnico e tradurlo in quello comune a noi...
Allora partiamo dal processore(CPU)... Quello
installato sul mio Sony è Intel Core 2 Duo.... Ma di cosa si tratta?? Qual'è la differenza tra questo ed un'altro processore?? Innanzitutto c'è da dire che Intel produceva il processore dal nome "Pentium", destinato per la fascia alta del mercato e successivamente ceduta alla fascia medio/bassa nel 1993. Il processore Intel si suddivide nel mercato destinato da un lato al desktop del PC e dall'altro al settore del portatile, nomi in codice sono Concroe e Merom. Il processore per il desktop è basato appunto sul core Conroe. Per quanto riguarda il computer l'innovazione del Dual Core sta nel produrre le prestazioni a basso consumo energetico, rispetto alle versioni precedenti che non avevano questa caratteristica. Il primo processore Core 2 Duo è Conroe ed è stato presenta
to il 26 luglio 2006, e successivamente ha rimpiazzato il Pentium 4 e il Pentium D. Come per
tutte le sue versioni Intel ha presentato le versioni "Extreme" ed anche in questo caso troviamo Core 2 Duo Extreme, per gli utenti pù esperti, architettato sempre sulla base del core Conroe.
Un punto a favore dell'azienda Intel è che offrendo un'unico marchio sia per i desktop del PC sia per i portatili semplifica la scelta di un processore potente e a basso consumo sia per l'utente singolo che per le aziende.
Il significato del numero "2" nel nome del processore vuole indicare l'arrivo di una nuova generazione di tecnologia nella linea dei processori Intel Core. Invece il "Dual" sta ad indicare in modo creativo ed efficace la tecnologia Intel dual-core. Eccovi una tabella (presa dal sito ufficiale di Intel) che indica due loghi di Intel 2 Dual Core ed Intel Core 2 Extreme.

Processori Intel® Core™2
Nome in codice del processoreMeromConroeConroe XE
Logo del marchio del processoreProcessori Intel® Core™2 DuoProcessori Intel® Core™2 Extreme
Marchio del processoreIntel® Core™2 DuoIntel® Core™2 Extreme
Marchio della piattaforma correlataTecnologia mobile Intel® Centrino® DuoTecnologia Intel® Viiv™ Tecnologia Intel® vPro™Tecnologia Intel® Viiv™













Quando una cosa non la sai...

Quando una cosa non la sai non preoccuparti non
saranno guai
con Google toolbar ti aiuterai
così se a scriver tu inizierai
lui la parola completerà
e se proprio sbagliar dovrai
il suo suggerimento sarà là.
Ma non temer se anch'egli sbaglierà
alle tue esperti mani lui lascia la sovranità.

Cloud computing e... microprocessori

Come abbiamo detto, il Cloud Computing velocizza le tempistiche di un’operazione da portare a termine, ma esso non riguarda soltanto i programmi come Microsoft Word: Google Chrome (che già tramite Docs e Gmail dà la possibilità di condividere sulla rete database, messaggi e presentazioni) promette di trasferire l’hard drive sul cloud computing! Infatti, se attività come chattare, scrivere una mail, ascoltare musica sono attività che si fanno su Internet, perché non fare lo stesso con le applicazioni che normalmente dagli interessati vengono comprate? Ciò che ne consegue è – oltre alle già citate velocità e leggerezza – che si passerà dai monitor così come li conosciamo oggi a una forma sempre più assimilabile a quella della telefonia mobile. Una prova pratica del vantaggio: se oggi si impiegan circa 45 secondi per connettersi a Internet, grazie a Google Chrome OS questi verranno ridotti a 7. Ovviamente, questa innovazione andrà ai danni del colosso Microsoft, che ha creato il sistema operativo più utilizzato al mondo (Windows).

Litl invece nasce dalla fusione “tra portatile e TV” ed è basato su un sistema operativo web chiamato Litl OS. Litl OS supera le normali concezione di cartelle, icone e consente (sul web ovviamente) anche il salvataggio di file su server remoti, appunto il cloud.


Un webbook di Litl

Gmail: la filosofia dell'ordine


Gmail dà la possibilità di avere un'organizzazione più efficace e flessibile, grazie all'uso delle etichette, con cui è possibile visualizzare tutti i messaggi associati cliccando sul nome dell'etichetta. Una volta inserita l'etichetta tutti i messaggi inerenti verranno automaticamente classificati in essa.
Le etichette possono essere inserite in maniera immediata grazie all'utilizzo di filtri, un'altra importante caratteristica di Gmail, molto utile per gestire la posta in arrivo.
L'uso dei filtri va nella direzione di quella che è la filosofia di Gmail, ovvero quella dell'ordine e della schematizzazione, in quanto permette anche di archiviare o eliminare, inoltrare i propri messaggi o tenerli lontani da spam in base a una qualsiasi combinazione di parole.
Un altro modo per organizzare i messaggi è, infine, l'inserimento della categoria speciale per una data conversazione.

Telemedicina con GOOGLE

Nei miei precedenti posto ho tentato, invano, di condividere una ipotetica scheda di un dializzato. Il mio intento era di richiamare la VS attenzione sulla potenzialità non solo di un AMBIENTE DIGITALE CONDIVISO come un blog o come google(documento condiviso), ma di arricchire la rete di dati che ora come ora si trovano sugli scaffali di una pubblica assistenza come quella per cui lavoro oppure nei magazzi impolverati di qualche asl o asp.
Nei post che ho pescano dalla rete ho spesso citato l'intendo di google di trasferire la CONOSCENZA dei libri sul WEB, così da rendere il SAPERE, le TECNICHE e l'insieme di tutte le INFORMAZIONI per l'arricchimento culturale e per la formazione finalmente a portata di TUTTI senza alcuna distinzione sociale.

Perciò il mio intento era di usare questo blog per catturare la vostra attenzione sulla "TELEMEDICINA"

ecco vi riporto un articolo utile alla mia tesi

Tipico il caso dell’ultima idea di Google, la localizzazione geosatellitare dei dati sanitari. Si chiama HealthMap il servizio che mostra la diffusione delle epidemie. E’ una mappa interattiva, creata da Google e dai ricercatori del Boston Children’s Hospital e dell’Universitá di Harvard. Cliccando su qualsiasi punto del mondo, con un meccanismo simile al motore di ricerca, appaiono decine di notizie riguardanti le malattie presenti sul posto, le accortezze da prendere, i dati epidemiologici. Il sistema raccoglie i dati da piú 20mila siti ed é in contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanitá. Si possono trovare peró esempi discutibili: é bastato che l’anno scorso morisse un turista a Como di salmonella per far dire a Google che Como é a rischio salmonella.


Per non essere troppo generici torniamo alla nostra università e guardate un pò di risposte di alcuni nostri colleghi proprio sull'argomento della TELEMEDICINA di qualche mese fa su elleboro e si evince che nei commenti e nei link citati si conosca ancora poco di questo nuovo uso del web in generale.
( http://elleboro.unical.it/?q=node/1276 )



Credo che sia una potenzialità di Google da non sottovalutare perchè si tratta sostanzialmente della trasmissione in tempo reale di informazioni a carattere scientifico tra medico e cittadino o tra addetti ai lavori, attraverso sistemi di comunicazione di tipo telematico/informatico.

Può essere un piccolo grande aiuto a noi del mestiere, ai medici, agli addetti ai lavori e sopratutto al sapere che rimarrà nel web come testimonianza di esperienza.

Christian Saccà

Tutorial video dei programmi di grafica

I tutorial video spiegano come utilizzare un programma e le sue applicazioni. Sono strumenti molto utili per capire e imparare a servirsi di un software, soprattutto nello spiegare le applicazioni più specifiche.
Ecco degli esempi: un tutorial video di IrfanView (programma gratuito di grafica, già trattato nei precedenti post)





Esempio di un tutorial video Photoshop(nello specifico come creare un testo 3D)



e voi che ne dite

sarà vero?

Adobe Photoshop guida su google groups

Nel vasto universo dei google groups non manca una community che si occupa di adobe photoshop. Attraverso la quale possiamo chiedere supporto su come utilizzare il programma e su come usufruire dei tanti strumenti che offre. E soprattutto fare nello specifico la domanda a cui cerchiamo risposta e ricevere una spiegazione che chiarisce i nostri dubbi e ci guida nelle varie operazioni.

Adobe photoshop google groups (link per visitare una delle community)

COSA SIGNIFICA AVERE UN BLOG?


Avere un blog significa, secondo me, avere uno spazio libero dove poter esprimere qualsiasi pensiero, qualsiasi opinione, qualsiasi sentimento, senza essere "censurato", "bannato" e tutti quei termini ANTI-PENSIERO LIBERO in cui incappiamo, nostro malgrado, durante la nostra avventura di utenti del web. Avere un blog è come avere un bambino. Sembrerà alquanto bizzarra questa mia affermazione, forse lo è, ma una certa analogia sembra proprio combaciare. Un blog lo crei, lo fai nascere tu, lo accudisci, postando qualsiasi argomento, qualsiasi video o immagine ti passi dalla mente, lo travesti con capi di abbigliamento (layout, temi) di vario genere, ma soprattutto lo fai conoscere all'intera popolazione "INTERNETTIANA". Nell'era del consumismo era impossibile non pensare al guadagno, ecco, avere un blog ti permette anche di guadagnare (vedi annunci AdSense tipici di Blogger). Insomma ti crei un mondo tutto tuo!Molti affermano sia simile ad un diario, non credo sia cosi', un diario è personale in tutto e per tutto, un diario può essere segreto, il blog assolutamente no, altrimenti non sarebbe un blog. In conclusione, blog a mio avviso è sinonimo di libertà, e possedere uno spazio del genere è una grande conquista della libera espressione.

BLOGGER VS WORDPRESS


Vorrei elencare qui di seguito alcuni punti contrastanti ma fondamentali per capire le notevoli differenze tra le due piattaforme di blogging piu' usate dagli utenti del Web:

1)FACILITA' DI INSTALLAZIONE E USABILITA':
Rispetto a Wordpress (la cui installazione è molto complicata), è di facile creazione un blog con Blogger. Inoltre quest'ultimo permette di postare immediatamente, una volta installato, gli argomenti. Permette un design molto ampio attraverso i vari "templates" disponibili. Wordpress è molto piu' complicato da installare, e non solo, infatti bisogna prima scaricare i file di installazione, installare un database, e per quanto riguarda la configurazione, eseguire lo script.

2)PERSONALIZZAZIONE E USABILITA' AVANZATA:
La pubblicazione dei post è molto piu' veloce in Wordpress che in Blogger. Quest'ultimo non permette la creazione di pagine esterne al blog, con Wordpress attra
verso un plugin è possibile "trasformare" il blog in un portale. Con un account Blogger si possono ottenere alcune caratteristiche che migliorano sensibilmente il blog, ma a differenza di Wordpress i temi sono limitati.

3)DIRITTI D'AUTORE:
Con Blogger possono sorgere problemi riguardanti il blog stesso poichè Google può chiudere l'account senza alcun preavviso. Con Wordpress il blog è situato i
n un dominio di proprietà dell'utente e quindi si ha la possibilità di avere un controllo totale del blog.

4)SEARCH ENGINE OPTIMIZATION:

Wordpress rispetto a Blogger è in un certo qual modo leggermente avanti per quanto riguarda l'ottimizzazione per i motori di ricerca.

5)IL POTENZIALE PER FAR SOLDI:
E' fuor di dubbio che è molto piu' facile guadagnare con gli AdSense di Google (quindi se si possiede un account Blogger). Con Wordpress è piu' difficile
anche se c'è una maggiore possibilità di gestire e personalizzare gli annunci pubblicitari.

Google ed i cellulari

Google Chrome OS blog ufficiale

Vorrei riportarvi qui il blog ufficiale di Google Chrome OS, http://googleblog.blogspot.com/2009/07/introducing-google-chrome-os.html. Purtroppo in inglese, ma speriamo di padroneggiare un pò la lingua.. In ogni caso cercherò di sintetizzare alcuni punti che mi sono sembrati interessanti...
Un punto a favore del nuovo sistema operativo è che il browser di quest'ultimo, lanciato nove mesi fa, ha già trovato l'adesione di 30 milioni d'utenti.... Quindi si può dire che partiamo decisamente bene!! Successivamente gli autori del blog spiegano a chi è destinato il Google Chrome OS e cioè a tutti quelli che "vivono" sul web(quindi tutto ciò che riguarda la posta elettronica, condivisione dei docs, la ricerca delle varie news, shopping e quant'altro). Di conseguenza il nuovo sistema operativo vuole essere "una estensione naturale" del browser di Google Crome (almeno così mi è sembrato di capire). VELOCITA', SEMPLICITA' E SICUREZZA sono le tre caratteristiche fondamentali di Google Chrome OS, dovrebbe essere in grado di avviarsi e portarvi sul web in pochi secondi, avrà un'interfaccia grafica alquanto essenziale e un'altra cosa importantissima a mio avviso è che l'utente non si dovrà preoccupare di vari virus, malware ecc.
Un'altra cosa che mi è sembrata interessante è il fatto che il sistema operativo è basato su un progetto nuovo, diverso dall'Android, ma ciò non significa che le loro strade non si incroceranno.... L'articolo è stato scritto da Sundar Pichai, VP product manager e Linus Upson.
Sicuramente non vi avrò detto nulla di straordinariamente sconvolgente in quanto queste cose sono state scritte e strascritte sul nostro blog, ma ho voluto fare un pò da traduttrice da una fonte di produzione di Google, senza fare il copia-incolla ;-)
Vorrei segnalarvi inoltre che esiste già un'estensione del browser Google Chrome. Potete trovare a questo indirizzo web qualche informazione utile :

domenica 13 dicembre 2009

Google "dashboard" google svela cio che sa sui suoi utenti

Girando per la rete sono capitato su questo articolo del Corriere della Sera, lo condivido con voi:


Google svela ciò che sa dei propri utenti
L'azienda Usa ha introdotto «dashboard» una funzione che consente agli utenti di visualizzare i dati raccolti

MILANO - Quanto sa Google su ognuno dei propri utenti? Una domanda alla quale da oggi tutti potranno rispondere. Si chiama «Dashboard», letteralmente «pannello portastrumenti», la nuova funzione introdotta da Google e che consente agli utenti di visualizzare tutto ciò che il motore di Mountain View ha salvato su di loro. All'apposita pagina sono visualizzati tra gli altri i dati sulle attività; i contatti; la cronologia web; l'account; i documenti; le mail; i RSS-feeds; gli alerts; i numeri di telefono; la chat.

PANORAMICA - La maggior parte delle informazioni era finora già accessibile agli utenti di Google attraverso i vari i servizi ai quali si era iscritti. Si tratta sostanzialmente di una panoramica che riepiloga più chiaramente le informazioni in possesso di Google associate all'account - dati che l'utente potrà velocemente modificare o cancellare. Google è spesso stata accusata di raccogliere indiscriminatamente dati di ogni genere sui propri utenti. Con il numero crescente di servizi offerti dal motore di ricerca online più popolare al mondo aumentano anche le difficoltà di preservare la riservatezza. In un mondo in cui le comunicazioni sono sempre più facili da condividere il Grande Fratello è sempre in agguato e ormai siamo tutti spiati o spiabili, magari anche senza intento di dolo. Fino ad oggi. Se Google, ha sempre rifiutato di rivelare informazioni sui dati salvati, con Dashboard, prova a fare un po' di chiarezza e promette più trasparenza. Il nuovo servizio, che compare nell'account Google, non solo indicizza tutte le ricerche e i dati personali salvati, ma mostra anche quali di questi sono accessibili dall'esterno. Inoltre, l'utente potrà non solo gestire i principali parametri e funzionalità, ma anche cancellarle diverse tracce lasciate in rete. «Dare la possibilità agli utenti di controllare i dati e garantire più trasparenza è un grosso passo avanti», ha spiegato Yariv Adan, product manager di Google. «Speriamo possa essere d'impulso per il settore che possa riflettere su questi temi», ha aggiunto l'esperto. Se l'euforia tra molti sostenitori e appassionati del colosso informatico è grande, ogni nuovo progetto presentato da Google accresce la diffidenza tra i detrattori: alcuni blogger si chiedono, infatti, se questo servizio non possa essere una facile chiave d'accesso per qualche cybercriminale. Google Dashboard è stato sviluppato da un team di ricercatori a Monaco di Baviera e Zurigo.

Elmar Burchia
05 novembre 2009(ultima modifica: 06 novembre 2009)

In tanti propongono situazioni....ancora e ancora

In tanti propongono soluzioni

Microsoft scopre l'acqua calda..

Dopo le numerose puntate della serie Microsoft contro Google (basti pensare a "Google vs Bing" o "Google Chrome vs Internet Explorer") ora è il turno dell'entrata in scena di due nuovi protagonisti....si parla di Google Docs contro Office Web Application.La nuova strategia di Google sta costringendo Microsoft ha cambiare radicalmente i suoi modelli di business”, ma la sensazione è più che altro quella che Google abbia solo accelerato la spinta verso i servizi software
gratuiti.Nell'era del cloud domputing quindi anche un colosso come Microsoft è costretto a spostare le proprie applicazioni nel web....ma in tutto ciò personalmente sento puzza...cioè sembra assurdo ke un'azienda cm la Microsoft ke su programmi come Office ci ha fatto i triliardi.....puf da un giorno all'altro renda tutto gratuito e fruibile a tutti...(notare ke la versione di Office resa gratuita online conterrà solo le funzioni base del "pacchetto Office")...dovremmo quindi credere che per Microsoft sia piu importante che i suoi prodotti restino i piu usati piuttosto che un profitto i cui 0 nn si riescono a contare????E tutto ciò dopo la batosta di Vista?????.santa rincorsa alla concorrenza..bè cmq..mettiamo da parte i soliti "marxisti"(...)e tiriamo le nostre conclusioni:le strategie e gli affari di Google e Microsoft sono sempre più sovrapposti: dai sistemi operativi mobili alla ricerca web,la battaglia per la web supremacy si fa sempre più serrata.....non ci resta quindi ke star comodamente seduti davanti al pc a guardare come andrà a finire questa" puntata "che nn è la prima e che sicuramente non sarà l'ultima!!!Ribadisco quindi in conclusione che Microsoft si è limitata ad aggiornare le proprie strategie di business,senza "inventare" nulla di nuovo, al fine di concorrere in funzionalità con i servizi gia da tempo offerti da Google e che DOMENICO è UN CRUMIRO!!!
=D

Alcuni ci scherzano sopra

fare soldi con Google

GOOGLE + NASA: L’UNIVERSITA’ DEL FUTURO



Il rapporto tra Google e il mondo universitario americano non è mai stato un segreto.

Da Stanford provengono i padri-fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, che durante i loro anni universitari iniziarono a coltivare l’idea di creare un qualcosa di importante e innovativo, idea vista con diffidenza da molti.


La grande G è sempre rimasta in contatto con gli atenei più importanti. Ha continuato a fare raccolta delle menti migliori e ha offerto agli stessi un posto di lavoro “importante” e diversi benefici.


Oggi Google sta cercando di andare oltre, seguendo da distanza ravvicinata il progetto della Singularity University, di cui Google è principale sponsor, che rappresenta un qualcosa che va “oltre”, almeno a livello di idee.

Questo nuovo ateneo, non vuole diventare solo un collettore degli intelletti più promettenti, ma tende a creare un progetto attorno all’idea di un futuro ipertecnologico.


I corsi si svolgeranno presso l’Ames Campus della Nasa, altro partner del progetto, il rettore incaricato sarà l’informatico Ray Kurzweil, affiancato da Peter Diamandis, direttore del centro ricerche della Nasa, e da una vasta serie di altri docenti.


Il curriculum di studi viene definito come “unico al mondo”, e non è impossibile immaginarne il motivo. Sono previsti vari corsi accademici, che ruoteranno attorno a biotecnologie, bioinformatica, nanotecnologie, neuroscienze,robotica, passando per studi cognitivi su informatica e networking.
Si partirà con una sperimentazione effettuata su un campione di 30 studenti, ma che andrà sicuramente aumentando nel corso degli anni.

sabato 12 dicembre 2009

Google's philosophy

E' da poco che,purtroppo, collaboro in veste di giornalista-coautore sull'argomento GOOGLE ma vorrei esporvi due righe, devo dire non originalissime, ma veramente sentite...


Preparando la mia tesi sulla formazione dell'individuo dal punto di vista caratteriale e percettivo ho notato, secondo alcune ricerche, che un ragazzo ha a disposizione una finestra sul mondo costituita da immagini(molte), stringhe (abbastanza), dettagli(così così) e dibattiti (poco letti) che rendono lo spettatore passivo e attivo nello stesso tempo. PASSIVO NEL SENSO KE le informazioni arrivano quasi da sole nelle case a dispetto delle passate generazioni e ATTIVO NEL SENSO KE possiamo partecipare attivamente alla diffusione delle notizie che in qualche mondo ci mettono a conoscenza realtà fino a prima sconosciute.




Perciò GOOGLE EARTH, MAP, calender, news e tutto il mondo di applicazioni posso essere da me, modestissimamente, denominate "VALIGIA VIRTUALE" dove teniamo conservate le memorie del passato, gli appunti del presente e le esperienze per il futuro...




Parafrasando la teoria del caos :

...con google potremmo sapere se una farfalla batte le ali e che dall'altra parte del mondo vi è un terremoto...




BUONA DOMENICA A TUTTI




Che cos'è Android?




Android è una piattaforma open source per dispositivi mobili, basata sul sistema operativo Linux e sviluppata dall'Open Handset Alliance; è fornito di una serie di applicazioni preinstallate: un browser, basato su WebKit, una rubrica e un calendario. Il primo dispositivo mobile dotato della piattaforma Android è il T-Mobile G1, prodotto dalla società taiwanese HTC e commercializzato dal carrier telefonico T-Mobile. Le caratteristiche principali del dispositivo sono: tastiera QWERTY, schermo touchscreen da 3.2 pollici con risoluzione di 320x480 pixel, supporto per la connettività 3G UMTS/HSDPA a 7,2 Mbps, 192 MB di RAM e 256 MB di memoria flash. Il prezzo di lancio fu di 179 $ negli Stati Uniti, con obbligo di sottoscrizione ad un contratto biennale con il carrier T-Mobile, mentre in Italia il dispositivo è noto con il nome di HTC Dream ed il prezzo iniziale fu di 450 € senza contratto. Il dispositivo è stato inzialmente distribuito negli USA il 22 ottobre 2008 e nel Regno Unito il 30 dello stesso mese. In seguito è stato commercializzato in Italia HTC Magic, un dispositivo con caratteristiche simili a quelle del T-Mobile G1, seppur non dotato di una tastiera a livello hardware. Entro la fine 2009 è prevista l'uscita di nuovi dispositivi dotati di sistema Android.
Il CEO di Google ha ribadito che Android è adattabile a qualsiasi telefono cellulare, e una nutrita schiera di appassionati sta tentando già il porting della piattaforma su dispositivi non ufficialmente supportati e con sistema operativo diverso (telefoni HTC riescono attualmente ad effettuare telefonate, navigare su internet e inviare messaggi grazie ad Android).

Google Earth

Google mette a disposizione diverse versioni di Google Earth: Google Earth Pro.


Version del programma orientata per gli scopi commerciali, con le stesse qualità e immagini di Google Earth, ma con funzionalità aggiuntive soprattutto a favore di settori aziendali, grazie alla presenza di strumenti professionalie specifici, Google Earth Pro mette a disposizione immagini storiche, immagini panoramiche delle città ad alta risoluzione e con Movie Maker l'utente aziendale può creare video personalizzati di Google Earth Pro da mettere a disposione al cliente.


Per esempio, può essere utilizzato nell'ambito dell'architettura e dell'ingegneria per catturare l'attenzione del cliente e/o del progettista per avere una maggiore e rapida familiarità con l'area interessata.









Dalla versione 4.0 Google Earth mette a dsposizione anche un simulatore di volo, ricevendo istruzioni per l'utilizzo direttamente all'interno del programma, oltre a offrireuna vastissima quantità di immagini e video 3D, anche di luoghi distanti nel tempo.



The Guardian: Google News è un parassita!

Gli aggregatori online di notizie - e in primis Google News - non sono altro che parassiti dei creatori di contenuti: sfruttano gli sforzi di chi si dà la pena di trovare e presentare le notizie senza dare niente in cambio.
Questa è l'accusa che da ormai qualche tempo gli editori rivolgono ai servizi che presentano una sintesi delle notizie principali, sintesi creata consultando automaticamente divese fonti. ora al coro delle proteste si aggiunge il Guardian Media Group, il quale prende di mira direttamente Google News e porta la questione sul piano economico: non basta - dice The Guardian - che i produttori di contenuti possano acquistare visibilità sugli aggregatori guadagnando click in più e concedendo in cambio parte dei propri contenuti; occorre una compensazione di tipo economico. A causa della grande concorrenza, infatti, l'efficacia degli aggregatori per i singoli produttori di contenuti non è mai stata così bassa: in pratica, ormai i clic non sono sufficienti a giustificare gli sforzi produttivi e sono solo i siti come Google News a guadagnare da questo rapporto che in origine era quasi simbiontico. L'occasione per porre l'accento sul problema viene dalla pubblicazione del rapporto Digital Britain: The Interim Report, che esprime suggerimenti, considerazioni e consigli in vista della promozione di leggi sui contenuti online.
The Guardian non propone una soluzione univoca (anche se l'idea che Google News distribuisca parte dei proventi con chi fornisce i contenuti non sembra così lontana) ma richiede che la questione venga studiata riformando il rapporto tra i due soggetti dell'informazione online. In caso contrario, sarebbe la qualità stessa dei contenuti a degradarsi inesorabilmente.

SECONDO GOOGLE...

Editoria e internet. Giornali cartacei ed edizioni online. Il futuro delle news sembra giocarsi in queste antinomie, che fino a oggi non hanno trovato il giusto equilibrio né il modo di garantire giornalismo di qualità e introiti sufficienti agli editori.
I progetti di Google nel campo dell’informazione online possono essere letti in molti modi: potrebbe essere un primo passo per sedare i conflitti con gli editori, che da tempo l’accusano di sfruttare il loro lavoro (con l’aggregatore ‘News’, appunto) per poi monopolizzare il campo delle notizie sul web; oppure potrebbe essere un’ulteriore aggiornamento delle strategie di Google, interessata a incrementare il business nel settore dell’informazione.
Perché, se davvero il giornalismo in rete si evolverà secondo le previsioni di Rupert Murdoch Big G vuole essere pronta al cambiamento.

BigG e il futuro dell’informazione..

Google sta sviluppando un sistema di micropagamenti pensato appositamente per l'industria editoriale.
Dovrebbe essere un'estensione del già esistente Google Checkout, ma più finalizzato al pagamento di contenuti. il futuro dell'informazione online sarà a pagamento, anche Google vuole avere la sua parte in questo nuovo business. BigG sta infatti lavorando ad un sistema per rendere più semplici e immediati i pagamenti online. A cominciare dalle micro-transazioni da pochi centesimi con cui dal prossimo anno saremo costretti ad acquistare gli articoli sui siti del Wall Street Journal o dell'Economist.
La piattaforma di Google si basa su CheckOut, servizio per i pagamenti online simile al più diffuso PayPal della concorrente eBay. A partire dal prossimo anno, il nuovo sistema di BigG sarà messo a disposizione anche delle testate che non utilizzano i servizi pubblicitari di Google. Il punto di riferimento per BigG resta l'efficace sistema di micropagamenti messo in campo da Apple per la musica (iTunes) e le applicazioni dei cellulari (AppStore).
L'obiettivo è riuscire ad avviare il mondo dell'informazione quella rivoluzione come quello della musica digitale.

Condividi un Appuntamento con Google Calendar

Condividi i tuoi eventi con una persona, un gruppo o il mondo intero

Google Calendar ti consente di condividere facilmente eventi nonché pubblicare eventi e calendari sul tuo sito web. Se sul tuo sito web sono citati eventi, ad esempio prenotazioni, appuntamenti, conferenze e spettacoli, Google Calendar aiuta i tuoi utenti a trovare queste informazioni e ad aggiungerle facilmente ai loro calendari.

Di seguito la guida che illustra tutte le opzioni disponibili.

Visualizza un calendario sul tuo sito

Se scegli di condividere il tuo calendario con altri utenti, puoi creare una pagina web nella quale essi possono sfogliare il tuo calendario, anche se non dispongono di un account Google Calendar . Puoi inoltre incorporare nel tuo sito web o nel tuo blog un calendario interattivo dei tuoi eventi.

Per fare ciò, procedi nel seguente modo:

  1. Accedi e fai clic sul piccolo triangolo accanto al nome del calendario che desideri condividere sul lato sinistro dello schermo, quindi scegli "Impostazioni calendario".
  2. Fai clic sull'icona HTML accanto a "Indirizzo calendario".
  3. Crea una pagina web nella quale gli utenti possono sfogliare il tuo calendario:
    • È possibile visualizzare il tuo calendario facendo clic sul link principale riportato nella casella popup. Puoi condividere con chiunque questo link al tuo calendario.
  4. Incorpora il tuo calendario nel tuo sito o nel tuo blog:
    • Fai clic sul link "strumento di configurazione" nella casella popup.
    • Configura a piacere il tuo calendario incorporabile e incolla il codice HTML creato nella parte inferiore della pagina nella struttura del tuo sito web o del tuo blog.

Consenti agli utenti di salvare un singolo evento dal tuo sito

Puoi aggiungere al tuo sito un pulsante di promemoria evento di Google Calendar inserendo nella pagina uno speciale frammento di codice HTML. Gli utenti che fanno clic su questo pulsante possono salvare rapidamente il tuo evento nei propri Google Calendar e ricordarsi così del tuo evento e del tuo sito web. Con l'aggiunta al tuo sito di un pulsante di promemoria evento di Google Calendar , dichiari di avere letto e accettato il Regolamento del Programma.



http://www.google.com/googlecalendar/images/corner_bl.gif


Dopo aver fatto clic su "Crea codice HTML pulsante", il codice del pulsante dovrebbe comparire sopra. Copia questo codice HTML e incollalo nella struttura della tua pagina per aggiungere il pulsante Google Calendar.

Consenti agli utenti di salvare tutti i tuoi eventi dal tuo sito

Ecco come creare un pulsante che consenta agli utenti di salvare i tuoi eventi nei loro calendari Google.

  1. Accedi e fai clic sul piccolo triangolo accanto al nome del calendario che desideri condividere sul lato sinistro dello schermo, quindi scegli "Impostazioni calendario".
  2. Fai clic sull'icona XML accanto a "Indirizzo calendario" per ottenere l'indirizzo del tuo calendario pubblico.
  3. Copia il link Indirizzo calendario e incollalo nel campo sottostante, scegli lo stile del pulsante che desideri utilizzare e fai clic su "Crea codice HTML pulsante".
    Inizio modulo

http://www.google.com/calendar/images/ext/gc_button1_it.gif http://www.google.com/calendar/images/ext/gc_button2_it.gif http://www.google.com/calendar/images/ext/gc_button6_it.gif

http://www.google.com/googlecalendar/images/corner_tl.gif



http://www.google.com/googlecalendar/images/corner_bl.gif


  1. Dopo aver fatto clic su "Crea codice HTML pulsante", il codice del pulsante dovrebbe comparire sopra. Copia questo codice e incollalo nella struttura della tua pagina per aggiungere il pulsante Google Calendar .

UN PO’ DI STORIA-CURIOSITA’ SU GOOGLE….

Google nasce dall’ idea di Larry Page e Sergey Brin, studenti dell'Università di Stanford, i quali dopo aver sviluppato la teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull'analisi matematica delle relazioni tra siti web avrebbe prodotto risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate precedentemente, fondarono l'azienda il 27 settembre 1998. Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le più importanti e meritevoli (Teoria delle Reti), decisero di approfondire la loro teoria all'interno dei loro studi e posero le basi per il loro motore di ricerca.
L'algoritmo PageRank, che è la base del motore di ricerca, è stato costruito ispirandosi all'algoritmo Hyper Search ideato da Massimo Marchiori, un matematico italiano.

La parola "Google" deriva da googol, termine coniato da Milton Sirotta (nipote del matematico statunitense Edward Kasner) nel 1938, per riferirsi al numero rappresentato da 1 seguito da 100 zeri. L'uso della parola fatto da Google riflette la volontà della società di organizzare l'immensa quantità di informazioni disponibili sul Web. Il termine viene inoltre associato con un gioco di parole all'inglese goggles, binocolo, appunto perché il motore permette di "guardare da vicino" la rete. La parola Google richiama inoltre una fantomatica formula magica; riguardo alla derivazione della formula esistono tesi opposte e contrastanti, ma la più comune la attribuisce ad una popolazione africana che la usava come buon auspicio per la caccia.

I server
Google utilizza un parco macchine con più di 450.000 computer GNU/Linux per rispondere alle ricerche e catalogare il web.
Grazie a questa enorme potenza di calcolo, Google è in grado di effettuare una ricerca su milioni di pagine Web in alcuni millisecondi, di indicizzare un elevato numero di contenuti ogni giorno, di fare molti mirror e istanze dello stesso processo informatico su più server.
Per quest'ultimo, il fatto che Google sia il sito più visitato del Web, e il numero contemporaneo di richieste che arrivano da più utenti, non rallentano l'efficienza di queste ricerche.
La catalogazione è fatta da un programma (googlebot) che richiede periodicamente nuove copie delle pagine web che conosce. I link in queste pagine vengono esaminati per scoprire nuove pagine e aggiungerle nel database, il cui indice, insieme alla cache, occupa centinaia di terabyte


FONTE: WIKIPEDIA

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