giovedì 10 dicembre 2009

UN “COLLEGA” DEL PAGERANK: IL “TRUSTRANK”




Cos’è il trustrank?

Trustrank è il nome attribuito a un brevetto acquisito da Google, avente come obiettivo quello di migliorare la ricerca di siti web utili a discapito di quelli dotati di Spam e di conseguenza non “utili” nel momento in cui un utente utilizza il motore di ricerca.

Che rapporti ha con il Pagerank?

Nel corso degli anni il meccanismo del Pagerank ha determinato numerose distorsioni nella presentazione dei risultati ottenuti tramite l’utilizzo del motore di ricerca. L’uguaglianza tra link e voto ha indotto molti utenti, interessati ad ottenere un elevato punteggio di Pagerank, ad utilizzare alcune tecniche scorrette allo scopo di migliore la posizione del proprio sito internet o della propria pagina internet. Link del testo nascosto, junk pages (pagine prive di significato che linkano la stessa pagina), lo spam nei blog e nei forum, ecc.ecc… hanno caratterizzato il Search Engine ( tutte quelle attività finalizzate ad aumentare il volume di traffico che un sito web riceve dai motori di ricerca)
Con il trustrank si è cercato e si cerca tuttora di ridurre questi inconvenienti.

Funzionamento del trustrank

Il trustrank può migliorare la classificazione di una pagina web, attraverso un processo suddiviso in 3 fasi:
1) L’algoritmo individua un gruppo di pagine delle quali non è chiaro lo “spam status”.
2) Un esperto umano esamina queste pagine e comunica all’algoritmo quali considerare pagine spam e quali no.
3) L’algoritmo identifica le altre pagine (collegate alle prime mediante un link) sulle basi della precedente classificazione fatta dall’esperto.

E’ fondamentale la creazione di questo brevetto secondo me, poiché se tutti riuscissero ad “aggirare” il Pagerank si arriverebbe in un certo qual modo all’inutilità del motore di ricerca stesso, visto che andremmo a trovare ciò che non cerchiamo!!

2 commenti:

  1. molto interessante e molto originale.

    E' senza dubbio un'occhiata prospettiva a quello che sarà un grande problema tra un paio di anni.

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  2. In effetti lo penso anch'io.
    Penso anche che comunque google dovrà tenersi in continuo aggiornamento riguardo questo particolare problema, perchè se è vero che google si evolve e cerca di "difendersi" da questo fenomeno, dall'altra parte c'è anche chi migliora per superare i nuovi ostacoli :)

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